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Un mese come quello di Febbraio 2012 che, oltre che negli annuari climatologici, sarà da ricordare come uno dei peggiori periodi dal punto di vista modellistico. In questo report non vogliamo addentrarci nei meandri del sensazionalismo statistico, molti siti editoriali e non ne hanno cavalcato l'onda, alcuni con uno stile piacevole e divulgativo, altri , nel miglior stile italico settarisco e rissoso , meno.
Lasciando quindi il pret a porter della meteorologia urlata andiamo a navigare in lidi a noi più congeniali, i dati meteorologici.Nell'immagine sotto abbiamo riassunto un mese di andamenti delle variabili temperatura misurata e precipitazione correlati con l'elaborazione "corretta" tramite il sat.
La zona di Udine ha visto un andamento termometrico misurato ben confrontabile con il feed satellitare. Non sono evidenti grossi scostamenti sugli andamenti, mentre le precipitazioni sono state inquadrate a livello temporale.
Cosa è successo invece per la previsione erogata dal modello WRF per le ore ed i giorni successivi?
Una prima risposta la può tratteggiare l'evoluzione dello storico per la zona di Roma, che ha vissuto un evento nevoso, di per sè eccezionale , trasformatosi anche in una occasione di vetrina mediatica.Le curve con valori alquanto negativi di temperatura corretta tramite l'algoritmo Datameteo Now (sat feed in giallo, misure in rosso)visibili tra i giorni 6 e 8 ,sono stati i primi indici spia che qualcosa iniziava a non performare bene.
In quel periodo i global di inizialzzazione (GFS, ECMWF etc.. hanno iniziato ad avere seri problemi di consistenza dei dati di temperatura superficiale e copertura nevosa, con ricaduta sulla consistenza del PBL (Planetary Boundary Layer).Anche i dati di assimilazione del GDAS sono stati massacrati dalle rilevazioni del satelitte che a una sovrastima enorme di brillanza nelle zone innevate e correzzioni affidate ai bias climatologici andati a pallino.Quindi tutti i vari modelli GFS, ECMWF, UKMO, etc..erano "sbagliati"?.Per utilizzare un eufemismo molto in voga tra i meteoappassionati diremmo che "azzeccavano meno", ognuno con i limiti e le difficoltà create dalle problematiche esposte sopra.
Come si evince anche dal grafico di Catania, anche il 15 Febbraio erano evidenziate anomalie tra il dato misurato di temperatura e il sat feed relativo.Infatti per circa 25 giorni abbiamo avuto anche emissioni modellistiche alquanto approssimative.Non vogliamo entrare in noiosi dettagli statistici o addentrarci nei meandri degli oscar ai vari modelli, vogliamo solo porre in evidenza una riflessione su quelli che possono essere ancora dei limiti della modellistica.
Questa riflessione quindi non vuol ridursi alla bontà di una singola previsione ma porre l'accento su di un quadro meteorologico e climatologico d'insieme di per se eccezzionale. A memoria di modellistica problematiche del genere erano occorse in varie parti d'Italia a Marzo 2011 ma si erano esaurite in unpaio di giorni.Diciamo che lavorare con modelli a scala limitata (LAM Limited Area Model) , interfacciati con sistemi avanzati di correzzione del dato sia di fonte meteorologica che satellitare (3-4DVar) non è affatto semplice e molteplici variabili possono entare in gioco a rendere ancora più caotica l'atmosfera e la sua possibile evoluzione.
Il futuro della meteorologia professionale si chiama superensemble model. Una sorta di supermodello inizializzato GFS e ECMWF per selezionare quello che performa meglio a seconda dell'inizializzazione, background error e configurazione. Al momento accontentiamoci della solita cartolina da WRF EMM con la fotografia del probabile peggioramento del 06 Marzo 2012.Probabile neve al piano al Nord Ovest. Aspettando poi l'attessissima rubrica sul lungo termine ecco la tendenza propostaci dal modello climatologico CFS.
Possibile irruzzione perturbata centrata per il giorno 21 Marzo 2012. Sarà respiro atlantico?.Tutti i dettagli nella rubrica previsioni stagionali in uscita la prossima settimana.